Esteri

G7, passaggio di consegne tra Italia e Giappone

di Martina Melli -


Ieri il presidente del consiglio Giorgia Meloni ha incontrato il primo ministro giapponese Fumio Kishida a Tokyo. I due leader hanno concordato di lavorare per il successo del vertice del Gruppo dei Sette – che si terrà dal 13 al 15 giugno in Puglia – con la presidenza che, quest’anno, passerà dal Giappone all’Italia. Durante i colloqui, i due capi di governo hanno discusso dei risultati del vertice del G7 tenutosi a maggio dello scorso anno nel collegio elettorale di Hiroshima, compresa la definizione di nuove regole per prevenire l’uso improprio dell’intelligenza artificiale.

Kishida e Meloni hanno anche riconfermato la reciproca cooperazione nel sostenere l’Ucraina (a Hiroshima infatti, tutti i leader promisero un “sostegno incrollabile” all’Ucraina durante la guerra contro la Russia) e hanno parlato a lungo della crescente aggressività della Cina nella regione Asia-Pacifico. Meloni ha dichiarato che l’Italia, al prossimo vertice, intende concentrarsi su come affrontare il cambiamento climatico e la sicurezza energetica, nonché su come collaborare con le economie emergenti e in via di sviluppo nel “Sud del mondo”.

Alla fine dei colloqui, durante un’apparizione congiunta alla stampa, Giorgia Meloni ha elogiato il modo in cui Kishida ha concluso con successo il vertice 2023, che ha lei stessa definito “molto complesso”. Kishida ha quindi commentato: “Accolgo con favore l’impegno dell’Italia” ad ospitare il vertice del G7 poggiando sui risultati di quello ospitato a Hiroshima”.

Sul fronte della difesa, i due premier hanno discusso con la Gran Bretagna del progetto congiunto a tre, finalizzato a sviluppare un jet da combattimento di nuova generazione nel tentativo di affrontare sfide alla sicurezza sempre più gravi, come l’attacco di Putin all’Ucraina. Alla fine dello scorso anno, i ministri della Difesa di Giappone, Italia e Gran Bretagna concordaronodi istituire un organismo di coordinamento per procedere con il progetto, un passo fondamentale per mettere in pratica il piano.

In un’intervista con il giornale giapponese Yomiuri Shimbunin, Meloni ha parlato della questione migranti, rivendicando la “svolta culturale” con cui gli altri Stati e le istituzioni Ue hanno “progressivamente condiviso” la posizione italiana sulla gestione del fenomeno migratorio privilegiando la dimensione esterna come modalità per limitare le partenze.

“Tra i passi avanti concreti più significativi che sono stati compiuti vorrei citare il Memorandum d’intesa tra Ue e Tunisia e i nuovi accordi che la Commissione europea sta negoziando, in primis con l’Egitto, nonché le diverse iniziative dell’unione per contrastare il traffico dei migranti, come emerge dalla conferenza internazionale dello scorso novembre e dalle nuove proposte legislative in materia. Mi riferisco anche ai nuovi importanti fondi per la dimensione interna ed esterna previsti dalla revisione del quadro finanziario pluriennale, adottata dal Consiglio europeo il primo febbraio 2024”.

La collaborazione fra Italia e Giappone, ha quindi spiegato il presidente, “si sta espandendo su tutti i fronti e il mio obiettivo per i prossimi anni è quello di sostenere questo importante rilancio. Penso in particolare al lancio di un meccanismo strutturato di consultazione politica e di sicurezza, al rafforzamento dei partenariati industriali soprattutto nei settori ad alta tecnologia e all’attuazione di progetti congiunti di ricerca scientifica. Nell’attuale contesto geopolitico, segnato da molteplici crisi e attacchi all’ordine internazionale basato sulle regole, è fondamentale che nazioni alleate e con idee simili come le nostre lavorino insieme sulle principali questioni globali, e la mia visita rappresenta un’importante opportunità, all’inizio dell’anno, per portare avanti un approfondito scambio di opinioni con il primo ministro Kishida, avendo l’Italia appena assunto la presidenza del G7, in continuità con l’imponente lavoro svolto dal Giappone nel 2023”.


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