Garantire continuità all’operato delle Forze Armate all’insegna della professionalità: la scelta adottata dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro della Difesa Guido Crosetto per la casella di Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano è caduta sul generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello. Succede al generale Pietro Serino, il cui mandato scadrà il 26 febbraio prossimo. Nelle scorse settimane erano circolati per la copertura di questa nomina anche i nomi di Franco Federici, consigliere militare della premier, e di Giovanni Maria Iannucci, capo di Gabinetto di Crosetto.

Casertano di origine, Masiello ha un profilo di primissimo livello: la sua nomina “in un momento di grande complessità, derivante dal contesto geopolitico attuale”, nota la Difesa.

Paracadutista militare, Masiello ha iniziato la sua carriera presso il 185esimo Gruppo Artiglieria Campale Paracadutisti e, da settembre 2010 a ottobre 2011, è stato comandante della Brigata paracadutisti Folgore. Conoscitore della Nato e della relazioni atlantiche, ha preso parte a missioni di stabilizzazione in Iraq, Somalia, Bosnia Erzegovina, Libano, Afghanistan. A Palazzo Chigi è stato consigliere militare di Matteo Renzi e Paolo Gentiloni. Fino al maggio 2021 è stato vicedirettore generale del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza. Attualmente, era Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa.

Tra i programmi cui è chiamato ora a dare realizzazione, il potenziamento e la modernizzazione della capacità di combattimento pesante dell’Esercito, fino ai carri armati: prossima, l’acquisizione di carri Ariete e Leopard 2a8. Un esborso stimato dalla sottosegretaria Isabella Rauti in 4-6 miliardi di euro.

I rumors passeranno ora a far trapelare indiscrezioni sul prossimo Sottocapo di Masiello, per ora legati alla sua individuazione nei ranghi della Marina o dell’Aeronautica Militare.