Esteri

Piantedosi in Costa d’Avorio per rafforzare i controlli contro la tratta di esseri umani

di Maurizio Zoppi -


Le interlocuzioni del governo Meloni con i Paesi africani proseguono senza sosta. Una delle parole d’ordine, riguardo al tema del traffico dei migranti per l’esecutivo è: la continua cooperazione con il Continente nero. Proprio ieri, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha concluso la visita in Costa d’Avorio incontrando il presidente della Repubblica, Alassane Ouattara, e il ministro dell’Interno e della Sicurezza ivoriano, Vagondo Diomandè. Il titolare del Viminale ha sottolineato i rapporti di grande amicizia e di proficua collaborazione già esistenti tra i due Paesi e la forte volontà di sviluppare ulteriori iniziative per rendere ancora più efficace il partenariato strategico. Il ministro Piantedosi ha evidenziato l’interesse comune ad agire insieme per affrontare le molteplici sfide che attendono i due Paesi, sul tema della sicurezza, attraverso alcune iniziative. Come la creazione di avamposti di frontiera e percorsi di formazione specialistica sul controllo dei confini, la lotta alla tratta di esseri umani. Il titolare del Viminale ha poi sottoscritto con il suo omologo della Costa d’Avorio un accordo di cooperazione che prevede, tra l’altro, lo scambio di informazioni e la realizzazione di una azione comune di prevenzione e di contrasto di fenomeni quali il terrorismo, la criminalità organizzata, il traffico di sostanze stupefacenti e di armi, le attività criminali connesse all’immigrazione irregolare, la criminalità informatica. “Nell’incontro bilaterale con il ministro Diomandè – riporta Piantedosi – abbiamo condiviso l’esigenza di rafforzare la cooperazione tra i due ministeri. Lungo tale direzione si inserisce il progetto Civit-Oim, che rappresenta una importante iniziativa in materia di sicurezza e controllo delle frontiere e per la cui realizzazione ringrazio l’Oim. Ringrazio il ministro Diomandè – aggiunge – per la disponibilità al dialogo e per la volontà di imprimere un ulteriore slancio alla nostra collaborazione. La sottoscrizione dell’accordo testimonia la volontà comune di lavorare insieme per attuare una strategia di rafforzamento della cooperazione in materia di sicurezza”. “L’accordo – conclude – rappresenta un pilastro sul quale le nostre forze di polizia, potranno costruire una solida strategia di azione, realizzando un efficace scambio di informazioni e garantendo una proficua azione di prevenzione e contrasto dei fenomeni criminali”.

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