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Sventato blitz ambientalisti alla Ryder Cup di Roma

La polizia temeva un possibile intervento degli attivisti ambientalisti. E ha sventato un blitz a Roma, in occasione della Ryder Cup di golf. La Questura della capitale aveva disposto servizi capillari di controllo, per garantire il corretto svolgimento dell’evento di rilevanza mondiale e gli agenti della Digos romani hanno quindi intercettato, nei pressi del Marco Simone Golf & Country Club, nove attivisti ambientalisti. All’interno dei loro zaini, all’esito di una perquisizione, gli agenti di polizia hanno ritrovato delle cartine topografiche riproducenti il complesso sportivo Marco Simone. Sulle cartine erano evidenziati alcuni punti verosimilmente indicati per accedere all’interno dell’impianto, che avrebbero consentito di eludere la sorveglianza in atto. Negli zaini, rinvenuti anche degli striscioni che riportano frasi di contestazione a questo sport. Dopo lo sventato blitz sono in corso ora ulteriori e  approfonditi accertamenti della Digos che ha informato del fatto l’Autorità Giudiziaria.

Soddisfatto il prefetto di Roma, Lamberto Giannini: “Lo sventato blitz non è frutto del caso ma il risultato della meticolosa preparazione della cornice di sicurezza che va avanti da mesi”.  Accertato nel pomeriggio che i 9 attivisti sono riconducibili al movimento ambientalista “Lea Berta Caceres”.

Nata nel 1927, la Ryder Cup che contrappone una selezione statunitense e una europea. Terzo evento sportivo per rilievo mediatico, dopo Mondiali di Calcio e Olimpiadi, viene ospitata alternativamente negli Usa e in Europa. L’edizione 2023, dal 26 settembre all’1 ottobre, con le gare negli ultimi tre giorni, è ospitata per la prima volta in Italia.

Un appuntamento, unico nel suo genere, che Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani, in un’intervista all’Ansa, aveva salutato con favore: “Una disciplina accessibile, della quale una volta entrati nello spirito e nella filosofia, acquisita familiarità con la tecnica e la strategia, ci si innamora”.