Economia

Arma (Iam): Dopo 24 mesi l’Istruttore del mare è realtà

Gennaro Arma, presidente Istruttori Associati Marittimi

E’ decisamente positivo il bilancio al secondo anno di attività di Iam – Istruttori Associati Marittimi, l’ente nato a Napoli nel luglio 2021, primo e unico in Italia a carattere internazionale, per riunire tutti i professionisti del mare. In appena ventiquattro mesi di attività, l’associazione ha conseguito importanti obiettivi a partire dalla sentenza con cui si riconosce la figura dell’Istruttore del mare.

Iam ha poi stipulato e consolidato importanti collaborazioni con partner strategici del settore, offrendo agevolazioni sui corsi di formazione marittima e un supporto utile per orientarsi in un settore in continuo cambiamento.

E’ stata poi creata una Divisione Comunicazione strategica con un team di professionisti della comunicazione supportato dalle competenze ultratrentennali marittime del Direttivo per aggiornare costantemente i soci, e non solo, sulle attività e sulla normativa, attraverso il sito web e piattaforme social.

Infine, quale ulteriore riconoscimento dell’attività di Iam, l’11 maggio scorso il Comando Generale delle Capitanerie di Porto, con un decreto dirigenziale ha istituito il “Gruppo di lavoro permanente in materia di addestramento del personale marittimo e tabelle di armamento”.

“Abbiamo fatto importanti passi in avanti siamo cresciuti affermandoci come una realtà nazionale ma vogliamo farlo ancora e meglio, guardando al futuro con fiducia e spirito costruttivo” dichiara con soddisfazione Il presidente Gennaro Arma, già capitano della Diamond Princess, l’ammiraglia della compagnia statunitense Princess Cruises che salì all’onore delle cronache nell’era covid per essere stata travolta dal contagio durante le prime tragiche settimane della pandemia mentre navigava al largo del Giappone e posta poi in quarantena nel porto di Yokohama.

Arma anticipa poi di aver ricevuto l’invito ufficiale a rappresentare l’associazione proprio nel “Gruppo di lavoro permanente in materia di addestramento del personale marittimo”. “Ciò dimostra quanto di buono è stato fatto. Insieme, in così poco tempo, abbiamo accolto con entusiasmo la proposta del Comando Generale delle Capitanerie di Porto e crediamo nella volontà di tutti di intraprendere un lavoro proficuo per i professionisti del mare. Questa iniziativa ci darà la possibilità di portare finalmente la voce dei nostri soci in quei tavoli di discussione aperti fino ad oggi solo a pochi”.

Su richiesta dello stesso Iam, a giugno è stata presentata una “Interrogazione a risposta scritta” ai Ministri del Lavoro e delle Politiche sociali e delle Infrastrutture e dei Trasporti su temi come il salario minimo, il lavoro usurante e la deducibilità dei costi per la formazione sui quali, dice il Comandante Arma, si è in attesa di risposte concrete e lungimiranti per migliorare e lasciare un aiuto concreto alle future generazioni.

Iam sta portando avanti altri progetti fra i quali quelli che tendono alla possibilità di rendere deducibili e detraibili fiscalmente i costi sostenuti per la formazione, di burocratizzare e digitalizzare le pratiche e le certificazioni marittime, di abolire gli Attestati di Addestramento, di concordare un salario adeguato, soprattutto per chi intraprende la carriera del mare e di trovare soluzioni didattiche innovative nel settore dello shipping oltre al riconoscimento del “Lavoro Usurante” e dell’età pensionabile per tutte le categorie di bordo.

“Si parla sempre di futuro ma per noi di Iam il futuro è adesso!” conclude Arma che aggiunge: “Bisogna trovare rapidamente il modo di agire perché, quando si parla dell’importanza dei servizi che offrono i trasporti e la logistica, bisogna sottolineare il lavoro svolto dal nostro settore (Il trasporto marittimo è cruciale per la supply chain globale, nel 2022 quasi il 90% delle merci è stato trasportato via mare) senza il quale non ci sarebbe un flusso così efficiente in grado di migliorare le qualità del nostro Paese”.

(Antonio Del Piano)