Scontri tra i manifestanti e la polizia al corteo organizzato dai centri sociali del nord Italia per protestare contro la presenza di stand israeliani al Vicenzaoro, la fiera del gioiello di Vicenza. Circa 500 i manifestanti accorsi al corteo, previsto e autorizzato dal prefetto, durante il quale ci sono stati momenti di forte tensione tra i partecipanti e la polizia. Sembra che almeno nove agenti siano rimasti feriti di cui uno con ustioni piuttosto serie mentre almeno venti giovani scesi in piazza avrebbero riportato contusioni.
Gli scontri sono iniziati intorno a mezzogiorno, quando i manifestanti, deviando dal percorso programmato del corteo, hanno tentato di forzare l’ingresso alla fiera dell’oro di Vicenza tranciando la catena di un cancello dell’ingresso posteriore del quartiere espositivo. Qui i manifestanti, con scudi e fumogeni, sono stati affrontati dagli agenti in assetto anti-sommossa che hanno caricato e sparato idranti.
“Non esiste giustificazione alcuna per le scene che abbiamo visto questa mattina in strada dell’Arsenale. Il diritto di manifestare è sacro e tutelato dalla Costituzione, ma chi scende in piazza con i bastoni e il viso coperto va contro l’eredità dei padri costituenti che hanno voluto scrivere quell’articolo dopo gli anni più bui della storia del nostro Paese” ha scritto il sindaco Giacomo Possamai in una nota.
“E non fa torto solamente a quelle righe della nostra Carta, ma fa anche male alla causa che dice di sostenere: è una contraddizione in termini chiedere la pace e il cessate il fuoco manifestando con violenza. Ottenendo tra l’altro l’effetto di allontanare ancora di più l’attenzione dal merito su quanto sta accadendo in Israele e in Palestina. Voglio esprimere tutta la mia vicinanza e quella della città agli agenti della Polizia di Stato rimasti feriti e contusi negli scontri di questa mattina, ed esprimere il mio ringraziamento alla Prefettura, alla Questura e alle forze dell’ordine per il lavoro di queste ore” ha poi concluso il primo cittadino di Vicenza.
