Economia

Passa la direttiva Casa Green, non basta il “no” dell’Italia

di Cristiana Flaminio -


Casa Green è arrivato il via libera dall’Ue: non basta il voto contrario dell’Italia. La direttiva ha ottenuto l’ok da parte dell’Ecofin. A sostegno del sì alla proposta, che sarebbe passato a maggioranza qualificata (come poi è accaduto) tutti i Paesi Ue con l’eccezione di Italia e Ungheria, che si sono opposte e con l’astensione di Croazia, Repubblica ceca, Polonia, Slovacchia e Svezia. Adesso la stangata (seppur ridimensionata rispetto al progetto originario) sembra proprio inevitabile. E mentre Bankitalia rilancia l’idea di sovvenzionare le necessarie ristrutturazioni (almeno) per i meno abbienti e le loro abitazioni (facendo tornare a Giorgetti il mal di pancia dopo i dati mostruosi del Superbonus e della voragine che ha lasciato e lascerà nei conti italiani), la politica si dà battaglia.

Forza Italia va all’attacco. Il presidente dei senatori Maurizio Gasparri in una nota spiega: “Ha fatto bene l’Italia a votare contro la direttiva europea sulle case green che, per il nostro Paese, è un programma irrealizzabile oltre che un macigno molto pesante che graverà sulle tasche dei nostri cittadini. Con l’approvazione di questa direttiva gli italiani saranno costretti ad adeguare i loro appartamenti sostenendo costi eccessivi che in tanti non possono permettersi. Condividiamo quindi gli obiettivi di efficientamento energetico, io stesso ho presentato una proposta di legge sulla rigenerazione urbana che ha tra i tanti obiettivi quello di ridurre l’emissione di Co2, ma dobbiamo essere realisti”. Gasparri ha poi aggiunto: “Quella europea è una visione errata. Servono tempistiche più adeguate e risorse economiche sicure, oltre al fatto che a milioni di case dal valore storico inestimabile andrebbero imposti orrendi cappotti termici e pannelli fotovoltaici che stravolgerebbero i nostri centri storici. Forza Italia in Italia e con il Ppe in Europa ha sempre tutelato la casa degli italiani e continueremo a farlo, anche in vista delle prossime elezioni europee, non arrendendoci alle follie eco-ambientaliste europee”.

Parole dure arrivano anche dalla Lega che con l’eurodeputato Isabella Tovaglieri promette battaglia: “Bene che il governo abbia detto no alla direttiva Casa Green, dando un segnale forte a un’Europa lontana anni luce dalla realtà, che in nome dell’ambientalismo ideologico impone ristrutturazioni che costeranno fino 60 mila euro a famiglia. Basta con le eco-follie di Bruxelles, è arrivato il momento di cambiare questa Europa per salvare la casa degli italiani. La Lega continuerà a dare battaglia in previsione del 2026, quando ci sarà la revisione della direttiva. In quell’occasione ci faremo trovare più determinati e agguerriti che mai”. 


Torna alle notizie in home